Quanto al contributo del fotovoltaico sul fabbisogno energetico totale, l’Italia non è seconda a nessuno. Uno studio dell’Agenzia Internazionale dell’Energia ha infatti rivelato che, nella classifica delle 22 Nazioni nel mondo in cui l’energia solare copre almeno l’1% dei consumi di elettricità, il nostro paese si piazza al primo posto, con un ammirevole 8%. Di certo sarà difficile mantenere questo primato ancora a lungo, anzi, quasi impossibile: il mercato mondiale del fotovoltaico sta infatti crescendo a ritmi sostenuti. Alla fine del 2015 la capacità del fotovoltaico a livello globale ha raggiunto la cifra record di 227 GW totali, dei quali 50 GW di potenza appena installata. Ad alzare vertiginosamente l’asticella sono stati soprattutto gli apporti dei paesi asiatici, con 15,3 GW installati nel 2015 in Cina e 11 GW in Giappone. Insomma, il mondo intero si sta velocemente ricoprendo di pannelli solari: ma quali sono i vantaggi che spingono gli enti, le aziende e anche i semplici cittadini ad installare kit per solare fotovoltaico?
La bolletta elettrica salata diventa un lontano ricordo. La prima ragione è ovviamente legata al portafoglio: un buon impianto solare può infatti permettere a chiunque di dire addio alle bollette della corrente elettrica, rendendo interi edifici totalmente autosufficienti dal punto di vista elettrico. In vista soprattutto dell’aumento inflazionistico dell’energia nei prossimi due decenni, quello proposto dal fotovoltaico non sembra proprio un risparmio da lasciarsi scappare.
Le detrazioni fiscali. I costi di installazione degli impianti fotovoltaici sono in buona parte coperti da incentivi statali. Di norma queste detrazioni fiscali si attestano al 36% dell’investimento iniziale, ma fino alla fine del 2016 saranno pari al 50%.
Rispetto dell’ambiente. Il sole è la fonte di energia rinnovabile ed inesauribile per eccellenza. L’energia ottenuta attraverso il fotovoltaico non in inquina in nessun modo: questo significa che, per ogni kWh prodotto con un impianto solare, si risparmia un’immissione di 700 grammi di anidride carbonica nell’atmosfera, oltre a tutti gli altri gas che hanno portato il nostro pianeta sull’orlo della crisi climatica.
Il sole è lì. Decidere di non sfruttare l’energia solare non ha molto senso, soprattutto se si pensa che i raggi del sole che investono la Terra hanno un apporto energetico circa 15.000 volte superiore al fabbisogno energetico dell’intero pianeta. In Italia centrale, per esempio, l’energia solare che arriva su una superficie di circa due metri quadrati è sufficiente a coprire interamente i consumi elettrici annui di una famiglia media.
Le spese iniziali si ammortizzano velocemente. Oltre alle detrazioni fiscali, c’è da aggiungere che il risparmio costante sulle bollette elettriche permette di ammortizzare in tempi piuttosto brevi (di solito in 6 – 10 anni) l’investimento iniziale per l’installazione dell’impianto. Da lì in poi, dunque, tutta l’energia elettrica prodotta potrà essere considerata come un vero e proprio guadagno netto.
Accrescere il valore dell’edificio. Installare un impianto fotovoltaico a casa nostra non è solo un investimento intelligente per l’ambiente e per i nostri consumi, ma anche per l’edificio stesso: più il kit sarà potente, più crescerà il valore dell’immobile.
Manutenzione minima. Una volta montato, ci si può praticamente dimenticare del proprio impianto solare fotovoltaico: il livello di manutenzione richiesto è infatti minimo, e i suoi componenti non sono soggetti a rotture casuali.
Rivendere l’energia in eccesso. Di certo non si può diventare ricchi montando cinque pannelli sul nostro tetto di casa. Ma può aiutare: gli impianti fotovoltaici collegati alla normale rete elettrica possono infatti immettere nel circuito l’eventuale energia in surplus. In questo modo, dunque, è possibile diventare dei piccoli rivenditori di elettricità, con un discreto margine di guadagno.
Questo articolo è stato scritto in collaborazione con Savenergy