Sconvolgimenti climatici come siccità inarrestabile, surriscaldamento del pianeta e innalzamento delle maree sono chiari gridi d’allarme che il nostro pianeta ci sta lanciando e che se restano inascoltati rischiano di lasciare in eredità alle generazioni future un mondo praticamente invivibile.
Nell’ottica della transizione energetica che dovrebbe condurci verso l’uso di fonti green ed ecosostenibili, si sta diffondendo sempre di più il geotermico che, come suggerisce il nome, sfrutta il calore della terra per riscaldare e produrre energia pulita da usare negli ambienti domestici.
Si tratta di un sistema piuttosto noto da qualche tempo nel Nord Europa e negli Stati Uniti e che solo di recente sta facendo capolino in Italia anche grazie agli interessanti incentivi che ne stanno promuovendo la diffusione.
Un impianto geotermico garantisce un ambiente domestico confortevole per tutto l’anno, caldo in inverno e fresco d’estate, inoltre usa una tecnologia rispettosa dell’ambiente e in grado di ridurre i costi.
Nei seguenti paragrafi analizziamo tutto quello che c’è da sapere: cos’è il geotermico, come funziona, quali sono i vantaggi e gli svantaggi, i permessi richiesti, i costi e le agevolazioni fiscali previste.
Cos’è il geotermico
La geotermia è una parola di origine greca e significa “calore della terra” ed è la scienza che studia il calore contenuto nella terra e come trasferirla nelle case attraverso vettori fluidi. L’energia geotermica è una forma di energia rinnovabile che sfrutta questo calore ed è sempre disponibile. Finora è stata poco sfruttata, ma l’attenzione nei suoi confronti si è riaccesa soprattutto per raggiungere i nuovi obiettivi di sostenibilità da centrare nel prossimo decennio.
Il calore della terra si crea in modo naturale in seguito al decadimento di alcune sostanze radioattive presenti nel nucleo, nel mantello e nella crosta terrestre. I geyser, i vulcani e le sorgenti di acqua calda sono esempi lampanti di questa forma di energia naturale.
Per capire cos’è il geotermico dobbiamo un attimo soffermarci sul concetto di entalpia, intesa come energia che il sistema può scambiare con l’ambiente esterno in un determinato stato. La geotermia si suddivide in bassa, media e alta entalpia, in base al criterio di classificazione delle risorse geotermiche.
L’alta entalpia presenta temperature superiori ai 150° ed è ideale per la produzione di energia geotermoelettrica; la geotermia di media entalpia, con temperature comprese tra gli 80 e i 150°, è indicata per la produzione di energia e per il teleriscaldamento; infine la geotermica a bassa entalpia, tra i 20 e gli 80°, è utile per fini domestici prelevando calore in inverno per riscaldare e cedendolo in estate per raffrescare.
Come funziona il geotermico
Un impianto geotermico, indipendentemente che vada installato in un’abitazione singola o in un condominio, è composto dei seguenti elementi:
- un sistema di captazione, cioè una serie di tubature in polietilene del diametro di 32-40 mm collocati all’interno della perforazione, dove vengono poi inserite delle miscele che assicurano una buona conducibilità termica e un buon livello di impermeabilità. Ci sono due tipologie di tubature: verticali che possono arrivare a grandi profondità nel terreno e orizzontali che arrivano a 2 metri di profondità. La scelta va fatta in base alle condizioni climatiche dell’area geografica;
- una pompa di calore geotermica, che rappresenta la parte più importante dell’impianto. Questo elemento ha il compito di trasferire il calore dal terreno o dall’acqua negli ambienti interni, al momento di riscaldare o di invertire il ciclo in fase di raffreddamento;
- un sistema di accumulo e distribuzione del calore, una sorta di serbatoio di accumulo per l’acqua calda dove immagazzinare il calore e poi distribuirlo nell’edificio.
Vantaggi
L’energia termica, fatta eccezione per il consumo elettrico necessario ( si può ovviare con un impianto eolico domestico) per il funzionamento della pompa di calore, è gratuita ed è sempre disponibile.
Questo significa che puoi utilizzarla per tutto l’anno sia di giorno che di notte.
Da un punto di vista economico puoi dare un bel taglio alle bollette energetiche, poiché i costi del funzionamento di un impianto geotermico sono inferiori di circa il 60% rispetto ad un tradizionale sistema di riscaldamento con caldaia a gas, un aspetto tutt’altro da sottovalutare in un periodo in cui ci sono forti rincari del metano e degli altri combustibili fossili.
Un sistema geotermico ti consente di raffrescare la casa in estate e riscaldarla in inverno, quindi svolge una doppia funzione a seconda delle diverse necessità nel corso dell’anno.
Da non dimenticare i notevoli vantaggi ambientali, in quanto le centrali geotermiche non emettono CO2 nell’aria dal momento che non c’è alcun processo di combustione durante la produzione di energia che quindi risulta pulita ed ecosostenibile.
La pompa di calore geotermica è una macchina molto silenziosa, condizione che va a beneficio del comfort abitativo e che consente di dormire sonni sereni e profondi.
Gli impianti geotermici si possono inoltre integrare con altri generatori di calore ad alta efficienza, come gli impianti solari termici o le caldaie a condensazione.
Infine c’è da considerare che un impianto geotermico assicura un ciclo di vita molto più lungo rispetto ai tradizionali sistemi. Una caldaia normale va sostituita generalmente dopo 20-25 anni, mentre in un impianto geotermico basta cambiare la pompa di calore e le condutture sono garantite dai produttori fino a 100 anni.
Svantaggi
Non manca chiaramente qualche svantaggio, come ad esempio la difficoltà nel reperire i giacimenti necessari per la produzione di energia elettrica. Molto spesso i giacimenti si trovano infatti a notevoli profondità, quindi non sempre è possibile arrivarci.
Le centrali inoltre hanno un aspetto estetico poco gradevole e possono emanare odori piuttosto sgradevoli. A questi problemi si sta però cercando di porre un freno: per l’impatto estetico si stanno diffondendo progetti di bio-architettura più gradevoli agli occhi, mentre per contrastare gli odori sgradevoli si stanno creando efficaci sistemi di abbattimento.
Permessi e autorizzazioni
L’installazione di un impianto geotermico prevede iter burocratici differenti a seconda della tipologia di impianto.
In un impianto geotermico con collettori orizzontali durante la messa in opera la profondità massima di scavo non deve essere superiore ai 2 metri, perciò è necessario avviare degli studi di fattibilità sul terreno. In questo caso la profondità di scavo è piuttosto ridotta, quindi non sono richiesti interventi particolari per la trivellazione del terreno, condizione che rende l’iter burocratico più snello e veloce.
La situazione è più complessa in un impianto geotermico con sonde geotermiche verticali, per il quale sono richiesti interventi specifici come:
- opere di trivellazione del terreno fino a 100 metri di profondità;
- studio di fattibilità del terreno di costruzione e installazione dell’impianto geotermico.
In questi casi è necessaria l’autorizzazione che è generalmente di competenza regionale.
Costi
I costi di un impianto geotermico a pompa di calore possono variare sensibilmente a seconda della natura del terreno su cui lavorare e dell’edificio.
In una villetta singola di circa 150 mq, costruita nel pieno rispetto delle normative, il costo si aggira sui 20.000 euro, ai quali bisogna aggiungere i costi di elettricità per l’alimentazione. Una cifra così può spaventare, ma bisogna comunque considerare che l’investimento viene ammortizzato col tempo poiché un impianto del genere assicura una risparmio del 50% rispetto ad un sistema tradizionale e del 70-80% rispetto ad un impianto a caldaia alimentata a gpl o a gasolio.
Tuttavia i costi scendono notevolmente se prendiamo in considerazione un condominio. Inoltre bisogna sottrarre i costi relativi al riscaldamento dell’acqua e dell’aria e considerare i benefici in termini di risparmio energetico per i condizionatori estivi. Da evidenziare che un impianto geotermico non richiede particolari interventi di manutenzione.
Prima di muoversi è però importante capire e conoscere esattamente le caratteristiche del sottosuolo dove sarà installato l’impianto, per sfruttare al massimo tutte le potenzialità dell’energia geotermica. Per questo motivo è consigliabile rivolgersi a personale esperto e specializzato in un settore così complesso.
Agevolazioni fiscali
Il Governo ha introdotto diverse agevolazioni fiscali da sfruttare al volo per chi è particolarmente sensibile verso i temi del risparmio energetico ed è pronto a fare un investimento importante, che ritorna comunque nel tempo.
Per installare un impianto geotermico è possibile beneficiare del Superbonus 110%, introdotto con il DL maggio 202 n. 34. La sostituzione degli impianti di climatizzazione esistenti con sistemi a pompa di calore, tra i quali rientrano anche quelli geotermici, fa parte dei lavori definiti trainanti e quindi compresi nel Superbonus 110%. Questa agevolazione consente di tagliare un bel po’ di spese per l’installazione del dispositivo che sono piuttosto elevate. Per poter beneficiare del Superbonus 110% bisogna però garantire alla casa anche un salto di due classi energetiche.
Una soluzione alternativa al Superbonus 110% è l’Ecobonus, che prevede detrazioni al 50% o al 65% a seconda degli interventi che bisogna effettuare. Per quanto riguarda le pompe di calore è possibile accedere ad una detrazione del 65% sull’intera spesa sostenuta.
Infine, come ultima opzione, c’è il conto termico 2.0, gestito dal GSE, che incentiva soprattutto PA e privati a sostenere interventi per la riqualificazione energetica. Tra le spese ammesse c’è la sostituzione dell’impianto di climatizzazione esistente con una pompa di calore, compresa quella geotermica. L’incentivo può variare a seconda delle circostanze e viene calcolato con una formula specifica che prende in considerazione le potenzialità dell’intervento in prospettiva futura e l’energia termica che viene prodotta nell’arco di un anno.