Il riscaldamento condiminiale: come si ripartiscono le spese?

Quando si abita in un condominio, vi sono alcune spese che devono essere ripartite obbligatoriamente tra i condomini, come la corrente elettrica per illuminare gli ambienti comuni o quelle per la pulizia del cortile, inoltre potrebbe esserci anche il pagamento del riscaldamento se nell'edificio vi è il riscaldamento centralizzato. Se abitate in un condominio dove è stato installato un sistema di riscaldamento centralizzato e volete saperne di più riguardo la ripartizione delle spese, continuate a leggere questo articolo.

 

Il riscaldamento condominiale: disciplina normativa

Il riscaldamento condominiale è un tema che è stato oggetto di numerose sentenze, vista la complessità della materia e la difficoltà nella ripartizione delle spese tra i singoli condomini. Nel nostro ordinamento, la ripartizione delle spese condominiali è disciplinata dal Codice Civile, difatti l'articolo 1117, al primo comma fa rientrare i sistemi centralizzati di distribuzione e di trasmissione per il gas tra gli oggetti di proprietà comune degli inquilini. Per quanto riguarda la ripartizione delle spese del riscaldamento all'interno di un condominio, questa suddivisione è stata stabilita dall'art. 1123 del Codice Civile, che stabilisce nello specifico di ripartire i vari oneri in base ai millesimi di proprietà, anche se tale principio può essere modificato tramite una deliberazione all'unanimità dell'assemblea dei condomini. Per facilitare le operazioni di calcolo inerenti alle spese per il riscaldamento centralizzato è intervenuto il Decreto Legislativo n. 141/2016 che ha sancito l'obbligo di installare all'interno dei condomini dei sotto-contatori per misurare con precisione il consumo di gas per ogni unità immobiliare. Con questo decreto, a partire dal 31 dicembre 2016, tutti gli edifici che si avvalgono di riscaldamento centralizzato devono obbligatoriamente essere muniti di sotto-contatori, in questo modo sarà più semplice conoscere l'ammontare delle spese per ogni proprietario di unità immobiliare. In un condominio, vista la presenza di tanti inquilini, non è sempre facile trovare un accordo riguardo alla ripartizione delle spese per il riscaldamento, per questo se non conoscete con precisione le norme che regolano tale divisione, è sempre opportuno rivolgersi a uno studio legale esperto in diritto civile, come i professionisti di Consulenza Legale Italia.

 

Come calcolare le spese per il riscaldamento condominiale

Come si può intuire, con l'introduzione dei sotto-contatori nei condomini è più semplice calcolare le spese per ogni singolo unità immobiliare, anche se è necessario sottolineare che nel calcolo bisogna ricomprendere sia i costi fissi che quelli variabili. I costi fissi riguardano tutti i condomini e sono suddivisi secondo il criterio dei millesimi per la manutenzione e la pulizia degli impianti, gli interventi di riparazione e gli oneri per i tecnici per le revisioni periodiche. I costi variabili riguardano invece i consumi effettivi, calcolati tramite la lettura dei sotto-contatori e variano in base all'utilizzo di acqua calda sanitaria e riscaldamento autonomo di ogni unità immobiliare. Vista l'obbligatorietà dell'installazione dei contabilizzatori di calore, per la ripartizione delle spese si tiene conto dei calcoli stabiliti dall'UNI 10200 per tutti i condomini, e tale procedimento si snoda in sei passaggi:

  • calcolo complessivo della spesa per il riscaldamento;
  • calcolo dell'energia prodotta e usata;
  • spesa per l'energia all'uscita del generatore;
  • ripartizione di costi fissi e variabili per ogni unità immobiliare;
  • rilevazione dei singoli consumi variabili;
  • quantificazione del consumo di energia fisso (ad esempio per le parti comuni) e suddivisione in base al criterio dei millesimi.

Il calcolo può sembrare complesso, visto che comprende i costi fissi e variabili, ma con l'introduzione della nuova disciplina normativa è notevolmente migliorato rispetto al tradizionale calcolo in millesimi. In alcuni edifici, la legge esonera i condomini dall'adozione di sotto-contatori, di conseguenza non si potrà applicare la norma UNI 10200, ma si rinvia sempre alle norme del Codice Civile.

Nel caso in cui insorgano delle controversie tra inquilini per il pagamento del riscaldamento, il nostro consiglio è di affidarvi alla competenza e alla professionalità dello studio Consulenza Legale Italia, che si occupa da diversi anni e con successo di risolvere le questioni condominiali e ha maturato notevole esperienza in questo campo, occupandosi di assistere i clienti in diverse cause di diritto civile. Per richiedere un parere legale allo studio Consulenza Legale Italia potete fissare un appuntamento presso le sedi di Milano o Padova o compilare il form di contatto sul sito per una consulenza online.

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