Coloro che amano la montagna non possono proprio fare a meno di raggiungere le vette preferite durante il periodo invernale. In inverno il panorama infatti assume un'aria magica, specie quando nevica e tutto si trasforma sotto a questo candido manto. In inverno è bello andare a sciare, ma anche lasciarsi andare a passeggiate e trekking.
Ciò che conta è stare quanto più possibile al caldo, per evitare malanni di stagione e per fare in modo che trascorrere del tempo all’aria aperta e nella natura possa davvero dirsi piacevole. Per stare al caldo è necessario, tra le altre cose, indossare delle calze termiche da sci che possano dirsi di alta qualità. Non è certo un problema scovare in commercio calze termiche di alto livello, sono decine e decine, se non centinaia, infatti i brand su cui è possibile fare affidamento. Il problema però è che non sempre si tratta di una scelta amica dell'ambiente in cui viviamo e della nostra salute. I consumatori attenti a questi elementi, come possono capire quali sono le migliori calze in assoluto? Andiamo a scoprirlo insieme.
No mulesing: ecco la caratteristica in assoluto più importante
Tra le migliori calze termiche da sci, ci sono quelle prodotte con lana merinos. La lana merinos è infatti caldissima, traspirante, delicata a contatto con la pelle. Il problema è che la maggior parte della lana merinos utilizzata oggi come oggi per la produzione di calze e abbigliamento non sia affatto etica, tutt'altro.
C’è una pratica che prende il nome di mulesing a cui buona parte delle pecore viene infatti sottoposta e che consiste in una mutilazione dell’animale dolorosa e capace di comportare non poca sofferenza. Questa mutilazione viene fatta scendere in campo per fare in modo che il vello dell’animale non possa macchiarsi o danneggiarsi, che possa arrivare quindi impeccabile al momento della tosatura. Non è giusto che gli animali debbano soffrire in questo modo atroce solo per poterci garantire delle calze adatte per le giornate in montagna! Ecco perché è bene scegliere solo prodotti certificati come no mulesing o mulesing free.
Le sostanze chimiche presenti nella lana
Ci sentiamo in dovere di ricordare che in alcuni allevamenti di pecore merinos si praticano sugli animali anche i bagni in sostanze chimiche con effetto antiparassitario. Anche questa è da considerarsi come una pratica atroce, non solo perché spesso le pecore sono tenute con la testa direttamente sotto l'acqua, ma anche perché queste sostanze sono pericolose per la salute dell’animale. Sono infatti tossiche. Non sono di certo tossiche solo per le pecore, ma anche per l’uomo. Persino gli operatori che sottopongono il bestiame a questa pratica mettono a repentaglio la loro salute e lo stesso vale per chi poi quella lana merinos deve indossarla. Ovviamente, trattandosi di sostanze chimiche e tossiche, sono pericolose anche per l’ambiente. Ecco perchè la lana merinos, oltre ad essere certificata come no mulesing, dovrebbe sempre essere certificata anche come priva di sostanze di questo genere e proveniente da allevamenti ecologici, etici, biologici, gestiti in modo responsabile.
Elbec, il brand si cui fare affidamento
Tra i brand che hanno scelto di utilizzare una lana merinos certificata come no mulesing e priva di sostanze chimiche, dobbiamo ricordare Elbec. Questa non è un’azienda con una storia molto lunga alle spalle, nasce infatti solo nel 2015. Sì tratta però di un’azienda che sin dai suoi primi passi ha deciso di lavorare in modo etico ed ecologico al cento per cento e ha scelto di garantire ai suoi clienti prodotti di qualità, d’eccellenza.
Le calze che Elbec offre sono pensate per ogni attività che è possibile praticare in montagna, soprattutto il trekking, calze che risultano confortevoli, capaci di adattarsi al piede e ai suoi movimenti, traspiranti e capaci di allontanare il sudore dal piede in modo praticamente immediato. Sono calze resistenti e robuste, pensate per durare a lungo nel tempo, rinforzate nei punti più sottoposti a stress ed usura.