Secondo il rapporto Air quality Database 2022 dell’OMS l’intera popolazione del pianeta respirerebbe tutti i giorni aria malsana.
Uno scenario allarmante che lascia poco da aggiungere
Nove persone su dieci respirano aria inquinata. Questo affermano i dati dell’Air quality Database 2022 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sulla base di un’analisi condotta su più di 6.000 città in 117 paesi.
In particolare, è biossido di azoto (NO2) la sostanza che viene inalata ad ogni respiro, la quale penetra in profondità nei polmoni, causando infiammazioni, allergie e asma e riducendo la funzione polmonare.
Ma che cos’è il biossido di azoto? Come si forma e quanto è realmente pericoloso?
Il Biossido di Azoto
Il biossido di azoto è un inquinante secondario che si forma a partire dagli ossidi di azoto (NO): quest’ultimi si formarono generalmente dai processi di combustione ad alta temperatura.
Più precisamente, la maggior parte delle emissioni di questa sostanza sono costituite dalle combustioni nel settore dei trasporti (nello specifico dai motori diesel), negli impianti industriali e negli impianti di produzione. Invece, le sorgenti di origine naturali sono vulcani, incendi e processi biologici.
A causa delle emissioni continue, che si registrano nelle ore di traffico e produzione più elevata, l’ossido di azoto reagisce in atmosfera trasformandosi in Biossido di Azoto (NO2), un inquinante secondario ad alto livello di tossicità.
Con il l’acronimo “NOx” si vuole indicare tutti gli inquinanti a base di ossigeno ed azoto primari e secondari.
Quanto è pericoloso il biossido di azoto?
Il Biossido di Azoto è molto pericoloso per l’ambiente e la salute delle persone.
Infatti, secondo il Ministero della Salute, non solo causa un impatto negativo sull’ambiente contribuendo alla formazione di piogge acide e conseguenze importanti sugli ecosistemi acquatici e terrestri. Ma provoca anche, a causa del suo potere ossidante, danni alle vie respiratorie e alle funzioni polmonari delle persone.
Numerosi lavori, studi e ricerche hanno dimostrato come ci sia un’associazione statistica tra le concentrazioni atmosferiche di NO2 e le consultazioni mediche, i ricoveri ospedalieri per malattie respiratorie, la sintomatologia respiratoria nei bambini e l’incidenza di attacchi d’asma.
I paesi più inquinati nel 2021
Secondo il rapporto sulla qualità dell’aria 2022 dell’OMS, nel 2021 il Paese che è risultato più inquinato è il Bangladesh (con una concentrazione di 76,9 µg/m³), a seguire il Chad (75,9) e quindi il Pakistan (66,8). Paesi che hanno superato l’India che invece si piazza al quinto posto (58,1). Tra i paesi con la qualità dell’aria migliore c’è la Finlandia (5,5), l’Australia (5,7), l’Islanda (6,1) e la Svezia (6,6). L’Italia si piazza in 67esima posizione con una concentrazione di 15,2 µg/m³. Le città più inquinate invece risultano essere invece New Delhi, in India (85), Dhaka in Bangladesh (78,1) e N’Djamena nel Chad (77,6).
Inquinamento dei trasporti in Italia e in Europa
Il limite raccomandato dall’OMS, a livello europeo e nazionale, di concentrazione di NO2 da non superare per la salute delle persone è di 40 microgrammi / metro cubo.
Quasi tutti i paesi dell’UE hanno rispettato questo compito: sulle 726 stazioni di monitoraggio, solo in 33 di queste è stata superata la soglia (13 delle quali in Italia).
La Germania, seguita dall’Italia, è il paese che ottiene il primato peggiore, mentre la Spagna guida la classifica in positivo registrando il 43% di stazioni con una media annua inferiore a 10 microgrammi.
Prospettive e soluzioni
Durante lo scorso anno, l’OMS ha rivisto le direttive e le linee guida sulla qualità dell’aria, rendendole più rigorose e sono in molte le aziende che stanno innovando in questa direzione, così come le soluzioni per l’abbattimento dei NOx nell’atmosfera.
L’obbiettivo comune è quello di liberarsi dalla dipendenza dei combustibili fossili e per farlo bisogna accelerare la transizione verso sistemi energetici più puliti e sani.