In Italia sono ancora oggi molto numerose le persone che utilizzano i soldi in contanti quotidianamente, anche quando è necessario effettuare pagamenti di valore abbastanza elevato. Non è così negli altri paesi. Basti pensare che negli Stati Uniti d’America la maggior parte delle persone paga con la carta di credito persino il caffè! Chi ha torto? Chi ha ragione? Anche se in Italia ci sono alcuni esercenti dove pagare con le carte è impossibile, come l’edicola ad esempio oppure il panificio, utilizzare le carte è sempre da considerarsi come la scelta migliore. Prima di tutto è necessario ricordare che paghiamo per avere delle carte, nel caso delle carte di credito spesso anche un canone che risulta abbastanza salato, quindi non ha alcun senso non utilizzarle. Inoltre grazie alle carte è più semplice tenere sotto controllo le proprie spese. Infine è stato da poco dimostrato che utilizzando le carte di credito o di debito si ha anche un minore impatto sull'ambiente, in quanto le emissioni di anidride carbonica risultano inferiori. Ad affermare che le carte hanno un minore impatto sull’ambiente rispetto ai soldi contanti sono due studi olandesi commissionati dalla De Nederlandsche Bank. I dati sono stati analizzati per SumUp da Rete Clima.
Secondo i dati resi noti da questi studi, sembra che ogni transazione che viene effettuata con soldi contanti comporti 4,6 g di CO2 e. Per chi non lo sapesse, la CO2 e o CO2 equivalente è la misura dell’impatto delle emissioni sul riscaldamento globale. Questo impatto negativo sull'ambiente è dovuto sicuramente alla produzione delle monete che non può certo dirsi infatti virtuosa, ma anche le problematiche di tipo operativo hanno un loro peso. Per avere soldi in contanti è infatti necessario utilizzare gli sportelli automatici, senza dimenticare poi le emissioni causate dal trasporto sia delle monete che delle banconote. Le transazioni che vengono invece effettuate con le carte hanno un impatto ambientale sicuramente più positivo. Si parla infatti di 3,78 CO2 e. Anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale insomma è bene scegliere di utilizzare le carte.
Gli studi olandesi che sono state effettuati non sono sono fermati però solo ed esclusivamente alla raccolta di questi dati, ma hanno cercato di comprendere che cosa entri in gioco nell'impatto ambientale delle carte. A quanto pare per il 75% di questo impatto ambientale è causato dai terminali utilizzati per i pagamenti, in modo particolare dal loro consumo energetico, senza dimenticare poi ovviamente i materiali con cui le carte sono realizzate. Il consumo energetico dei terminali è intenso perché si tratta di macchinari che stanno accesi 24 ore su 24, anche se spesso in modalità stand by, soprattutto perché il loro software deve essere aggiornato in modo costante. Inoltre il momento della lettura della carta vede un vero e proprio picco energetico, così come il momento dell'arrivo del messaggio che autorizza al pagamento e della stampa dello scontrino. Si parla di media di un consumo energetico per ogni transazione dello 0,23%.
Non si potrebbe trovare un modo per poter garantire un minore consumo energetico ai terminali per il pagamento, così da rendere l'utilizzo delle carte ancora più sostenibile dal punto di vista ambientale? Sì, certo! Per mettere in atto questo cambiamento, sarebbe prima di tutto necessario scegliere solo ed esclusivamente fonti di energia rinnovabili per l'alimentazione dei terminali di pagamento e anche dei data center ovviamente. Non solo, sarebbe bene anche cercare di aumentare la vita delle carte, che attualmente è di circa 3 anni e mezzo. Portandola a 5 anni, si risparmierebbe sulle materie prime, consentono quindi una maggiore sostenibilità.
Molto importante sarebbe poi cercare di evitare la modalità stand by dei terminali di pagamento, almeno del 50%. È difficile riuscire a raggiungere per il momento questo questo obiettivo perché lo stand by è necessario, come abbiamo prima detto, per l'aggiornamento software, ma basterebbe poter offrire la possibilità di scegliere l'orario per l’aggiornamento per evitare questo consumo eccessivo di energia. In questo modo i negozi potrebbero infatti tenere spenti i POS che non vengono utilizzati magari perché sono presenti pochi clienti e soprattutto potrebbero tenerli tutti spenti di notte.
A cura della redazione di Banca Magazine